La storiografia della medicina, come la storiografia della scienza in generale, non si riduce a una contemplazione soddisfatta o nostalgica del passato. Essa diventa sempre di più una disciplina militante che serve a una migliore conoscenza delle idee scientifiche, al loro avanzamento, all’arricchimento della riflessione filosofica, all’allargamento della sociologia e della storia generale dell’umanità, alla migliore padronanza dei metodi di indagine e alla valutazione critica dei problemi medici.
Poiché solo il cammino della civiltà può spiegare l’origine, i progressi e la decadenza delle scienze in generale, bisogna osservare con attenzione, se si vuol far sì che la storia della medicina divenga realmente utile e istruttiva: lo sviluppo progressivo dello spirito umano, al fine di concepire correttamente le diverse dottrine mediche, di penetrare lo scopo dei tentativi, anche inutili, compiuti per pervenire alla verità, e di rettificare il sistema che noi stessi abbiamo scelto.
La storia della civiltà e dei progressi dello spirito umano sembra la vera base di quella delle scienze in generale e della medicina in particolare. Nella storia della biologia medica l’evoluzione non è una marcia lineare, ma un percorso a ostacoli. Sotto il linguaggio filosofico si legge che la medicina non procede in modo rettileo e inarrestabile verso l’immancabile realizzazione delle proprie “magnifiche sorti e progressive”, ma procede tra passi falsi, vicoli ciechi, incidenti di percorso, cercando di superare via via i tanti impedimenti del suo accidentato divenire.
Editore: Edizioni ZAcco
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Categoria: Storia
Pagine: 461
ISBN: 978-88-945823-3-8
Legatura: Brossura
Formato: 17x24