Sono trascorsi 100 anni dalla fine della Prima Guerra mondiale che spinse migliaia di uomini a offrirsi volontari per morire. Intanto, la Sicilia fu fra le Regioni italiane quella che ebbe in assoluto ed in proporzione il maggior numero di caduti, nonostante fosse la terra più lontana dal “Fronte”. Non si può e non si deve dimenticare il sacrificio di tanti palermitani tra i quali Giuseppe, Ignazio e Manfredi Lanza di Trabia, deceduti in guerra, o il contributo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Non solo, tra i soldati vanno ricordati anche alcuni giornalisti siciliani che scrivevano per L’Ora, Il Giornale di Sicilia, La Sicilia, Il Secolo, Giornale dell’Isola, Il Corriere di Catania. Quella Guerra ha cambiato non solo la storia di tanti uomini, ma anche la nostra. Le donne, per la prima volta, da angelo del focolare domestico diventano membro attivo dell'economia e della società collettiva. Tra queste si distinguono Annetta Tasca Bordonaro e Giulia Florio, che insieme a molte altre donne aristocratiche della città, organizzarono ospitalità ed assistenza per i soldati che tornavano feriti o malati dalla zona delle operazioni. La scrittrice, grazie allo studio di documenti antichi, racconta che la Grande Guerra, questa inutile strage, come la definì anche il Papa Benedetto XV, ha prodotto in Italia 650.000 morti ma nessun dice che il 90% di queste vittime era gente del Sud a cui avevano promesso terre e condizioni migliori di vita.
Editore: Edizioni ZAcco
Autore: Melinda Zacco
Categoria: Storia
Pagine: 96
ISBN: 978-88-945823-4-5
Legatura: brossura
Formato: 15x21 | Prezzo: € 10.00
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