“Si sono incontrate con la cucciola per pochissimo. Appena arrivata le ha leccato le mani e Ylenia ha sorriso. Poi ha chiuso gli occhi.” Così scrive la madre della giovane Ylenia, scomparsa prematuramente, all’età di sedici anni. L’ultimo sguardo è stato quello della sua nuova amica a quattro zampe, l’ultimo saluto un simpatico musetto accostato ali suoi deboli palmi. Un empatico ed insostituibile addio. Ed è proprio la forza di un simile legame ad aver spinto Serena Poulton a scrivere del piacevole trambusto che si cela dietro le sue mura domestiche: sei mici e un cane salvati dalla strada animano la vita della nostra autrice, riempendo le sue giornate di fusa e marachelle. “Spesso mi trovavo a scribacchiare curiosi stati sui social, immaginando cosa avrebbero potuto pensare o dire. Ebbene, con questo libro ho deciso di mettermi da parte e cedere a loro la parola, una volta per tutte.” Già, perché l’opera di Serena non è che una raccolta di racconti in prima persona, in cui i veri protagonisti sono proprio i suoi animali. Proprio come su un diario, i quattro zampe di casa annotano pensieri e accadimenti, non risparmiandosi spassosi commenti sugli umani con cui vivono! L’oscuro rapimento di un orsacchiotto ed un’inaspettata pioggia di felini contribuiscono a rendere ancor più spassose le vicende, narrate con simpatia e una buona dose di humor.
Fra un sorriso e una birbonata, emergono anche tracce del loro passato. Un passato lontano, di abbandoni ed incuria, se non di violenza. I quattro zampe di cui Serena ama circondarsi non avevano nulla, o meglio nulla che meriti di essere ricordato: la loro vita, quella vera, è iniziata sui comodi divani di casa Poulton, l’adozione ha regalato loro una seconda opportunità. Accogliere un animale con trascorsi non facili, lasciare che diventi un membro della propria famiglia, restituirgli la meritata serenità è quanto di meglio possa chiedere il popolo animalista a chiunque voglia prendersi cura di un quattro zampe.
A parlare di randagismo e donazioni consapevoli è stato Salvatore Libero Barone, uno fra i volti più noti fra i volontari di Palermo. Durante la presentazione del libro, Salvatore ha fatto cenno alle drammatiche condizioni in cui versa il Canile Municipale, ai sempre più frequenti fenomeni di maltrattamento e agli innumerevoli abbandoni che mese dopo mese mettono in ginocchio rifugi già da tempo sovraffollati. Ma il mondo animalista non è solo lacrime e battaglie: ogni guarigione è motivo di gioia, ogni adozione un’occasione per festeggiare. Serena lo sa bene, ed è proprio per questa ragione che ha deciso di devolvere parte dei suoi proventi in beneficienza. Con il denaro ricavato dalla vendita del suo libro, l’autrice garantirà spese veterinarie agli animali meno fortunati e, perché no, un biglietto aereo verso la loro nuova casa. Solo andata, naturalmente!
Giorgia Medici