(ANSA) - PALERMO, 8 DIC - Le sue stanze hanno accolto i personaggi piu' noti dell'arte, della cultura e dello spettacolo. Ma anche baroni stravaganti, spie, padrini, trafficanti internazionali. Da un secolo e mezzo il Grand Hotel et des Palmes di Palermo e' un palcoscenico nel quale si rappresentano storie dense di fascino e di mistero. La loro forza evocativa coinvolge gli stessi clienti che ne danno poi testimonianza attraverso disegni, aforismi, tracce di sogni e di memorie. Tutti questi 'segni' dalle firme prestigiose sono stati raccolti per quasi 40 anni con cura da collezionista dal barman Toti Librizzi e adesso impreziosiscono le pagine di un libro molto particolare, scritto dalla giornalista Melinda Zacco.
L'originalita' del volume, in tiratura limitata, e' data anche da una manifattura artigianale che impiega una carta in puro cotone prodotta secondo le antiche tecniche arabo-normanne. La copertina in cuoio riproduce il ritratto con la firma autentica di Richard Wagner. Proprio in questo albergo, costruito nel 1860 dalla famiglia Ingham-Withaker e ristrutturato in piena epoca liberty, Wagner compose il suo 'Parsifal'. Fu uno dei primi ospiti illustri, e percio' orgogliosamente ricordato, dell'albergo. Di un altro, lo scrittore Raymond Roussel, si conserva invece una memoria segnata da una tragedia che ha ispirato uno dei piu' conosciuti libri-inchiesta di Leonardo Sciascia.
Nel 1933 Roussel fu trovato morto nella vasca da bagno con i polsi tagliati. Il caso fu frettolosamente archiviato come suicidio, ma Sciascia lo ha riaperto, 40 anni dopo, con una rilettura critica e curiosa delle oscure circostanze della morte. Un'altra pagina misteriosa racconta la storia di una spia inglese uccisa nel 1975 con un pugnale affondato nella schiena.
Tra le vetrate e i saloni dell'albergo gli intrighi hanno sempre trovato un fertile terreno e un complice contesto. Qui si e' svolto a meta' degli anni '50 il vertice di mafia che disegno' i nuovi assetti delle famiglie siculo-americane. Qui si e' consumata, tra voti comprati e trattative segrete, la crisi politica che fece calare il sipario sul governo autonomista di Silvio Milazzo. E qui si sono concessi un rifugio dorato personaggi in fuga da un passato ingombrante.
L'albergo delle Palme, come comunemente e' conosciuto, e la sua storia punteggiata da tanti buchi neri hanno intrigato anche scrittori come Gesualdo Bufalino e Vincenzo Consolo. E proprio Consolo ha affidato al barman la speranza, non piu' segreta, di ''poter un giorno raccontare la storia straordinaria dell'hotel''. Nella quale si racconta, con tanto di prova, che perfino Ray Charles, cieco dalla nascita, ha avuto l'illuminazione giusta per disegnare la sua mano e scrivere i suoi auguri a Toti Librizzi. Con identica semplicita' anche Renato Guttuso ha lasciato il 'segno' del suo passaggio. Come tantissimi altri personaggi celebrati dalle cronache mondiali che affidavano al barman di fiducia i loro pensieri segreti.
Franco Nicastro